Musk rivela la tecnologia di Neuralink per collegare cervello e computer
Musk ha presentato i risultati ottenuti dalla società Neuralink, azienda statunitense di neurotecnologie, fondata nel 2016. L’obiettivo dell’azienda è quella di rendere affidabili gli impianti celebrali di microchip e connettere così la mente umana con i computer.
Lo scopo della ricerca di Neuralink è quello di intercettare e decodificare i segnali chimici ed elettrici che avvengono nel sistema nervoso centrale, per poter ripristinare il segnale a persone che a causa di incidenti o malattia hanno il sistema nervoso danneggiato, impossibilitato a comunicare con i nervi periferici, rendendo impossibili movimenti e percezioni sensoriali.
Nella presentazione della ricerca, Musk spiega che stanno lavorano a un innesto flessibile e miniaturizzato che ridurrà i rischi di danni al cervello e che sono costituiti da un alto numero di sensori per permettere una trasmissioni di più informazioni rispetto agli innesti precedenti.
N1: il microchip di Neuralink
Il microchip prodotto da Neuralink si chiama N1 e potrà essere collegato al cervello con capelli più sottili di un capello. Esso sarà dotato di elettrodi che rileveranno l’attività neuronale. Per installarlo ci si avvarrà di un robot costruito appositamente che con un ago di 24micron potrà inserire sei fili con 92 elettrodi totali al minuto, con un foro di appena 8mm.
Il robot sarà in grado di evitare i vasi sanguigni e riducendo al minimo il margine di rischio per le funzionalità cerebrali.
Secondo il white paper di Elon Musk e Neuralink, questi fili infatti sono così flessibili e sottili che riducono al minimo il rischio di danni e possono trasferire un numero maggiore di dati e includere fino a 3.072 elettrodi per matrice, distribuiti su 96 fili.
Il microchip trasmette i dati tramite una connessione wireless ad un dispositivo indossabile da posizionare dietro l’orecchio, consentirà la lettura dei picchi neuronali.