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Venezia affonda e sulla tastiera i leoni galleggiano

By 14 Novembre 2019 No Comments

Mentre Venezia soffre per l’Acqua Granda, sui social si scatena l’odio con una shitstorm contro la Serenissima

Venezia è un pesce. Guardala su una carta geografica. Assomiglia a una sogliola colossale distesa sul fondo. Come mai questo animale prodigioso ha risalito l’Adriatico ed è venuto a rintanarsi proprio qui?
Tiziano Scarpa, Venezia è un pesce, Feltrinelli Edizioni

Vedendo San Marco affondata nelle acqua dell’Adriatico è impossibile non pensare all’incipit del libro di Tiziano Scarpa. Venezia è un pesce. In questi giorni, più che mai. E sui social si fa a gara a pubblicare post di scoramento, cordoglio e solidarietà.

Tuttavia, nel giardino fiorito di post affettuosi che provengono da tutto il mondo, spunta come sempre, la malerba dell’hate speech che si propaga da utente a utente.

Venezia sotto shitstorm

Sembrava quasi che i leoni da tastiera non aspettassero altro che un momento di estrema vulnerabilità della Serenissima per poter infierire e sfogare livori ingiustificati verso una delle città più belle del mondo.

Sotto al terribile video dell’Hotel Gritti, si può notare quanti accusino il lussuoso hotel di essere troppo caro: “per dormire lì ci devi lasciare un litro di sangue”. A quanto pare la lussuosità di un posto non lo renderebbe degno di pietà o empatia. A seguire commenti che mettono in mostra i vari scandali degli scontrini veneziani, i caffè esosi e altre attrattive off-limits della città sulla laguna. Gli utenti che stanno partecipando a questa shitstorm sembrano dividersi in due: gli spiritosoni e i biblici.

Venezia affonda e c’è chi ne approfitta per fare black humor

Molti utenti, dopo aver gridato allo scandalo quando Charlie Hebdo scherzò sulle tragedie italiane (come il terremoto di Amatrice o la tragedia della valanga di Rigopiano) hanno seguito il suo esempio, divertendosi a creare post spiritosi sull’alluvione che ha messo in ginocchio i veneziani e in pericolo le inestimabili opere di Venezia. Scendendo ancora un gradino dell’ironia social, si arriva al sottomarino che affiora da acque fangose e il commento «Nuovi mezzi di trasporto a Venezia».

 

Twitter, Instagram, Facebook. Come sempre i social si dimostrano essere una cloaca piena di black humor su avvenimenti che nelle altre parti del mondo vengono osservate con preoccupazione e serietà.

Acqua Granda is the new Piaga d’Egitto

Accanto ai post spiritosi come quelli sopracitati, c’è chi si sente investito dal potere divino e vede l’Acqua Granda come una punizione divina causata da diversi peccati di cui si sarebbe macchiata Venezia o l’Italia in generale e che l’alluvione è ciò che si meritano per i loro peccati.

La polemica si sposta anche sul piano politico collegandosi al Mose: “Votate i fascisti? Vi macchiate di razzismo, omofobia e quant’altro? Poi non vi lamentate se i governi di destra che scegliete vi mettono in queste condizioni per arricchirsi e spartirsi le tangenti, poiché nessuno sfugge alla giustizia di Dio. Basta buonismo”.

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