Secondo il Guardian, il recapito di un privato cittadino è stato condiviso per sbaglio su WhatsApp con un utente che aveva chiesto aiuto all’intelligenza artificiale. E i segreti di alcune chat sono diventate inavvertitamente di dominio pubblico
Realizzare un’intelligenza artificiale da zero non deve essere proprio un gioco da ragazzi. Ma ci sono certi comportamenti dannosi dei chatbot che dovrebbero essere prevenuti. Come per esempio quello di condividere il nostro numero di telefono privato nella risposta a un prompt.
Corriere della Sera del 19 Giugno 2025 – link