L’Autorità punta a rafforzarsi e annuncia nuove azioni. Ghiglia a Reuters: “Prevediamo una revisione ad ampio raggio”. Nel mirino anche i sistemi che creano immagini. Ieri la foto virale del falso attacco al Pentagono, costata miliardi a Wall Street
Il Garante per la protezione dei dati personali avvierà indagini su altri sistemi di intelligenza artificiale. Dopo lo stop dello scorso marzo a ChatGpt, il chatbot di OpenAi reso pubblico lo scorso novembre, l’Autorità italiana continuerà la sua azione di controllo sui modelli linguistici di grandi dimensioni come il software finanziato da Microsoft, e allargherà il campo d’azione a quelli che creano immagini, come Dall-E e Midjounney.
La Repubblica del 23 Maggio 2023 – link